Guardie Zoofile
Le Guardie Zoofile sono Guardie Giurate Particolari, nominate dal Prefetto con decreto prefettizio e dotate della qualifica di Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria. È fondamentale precisare che tutte le Guardie Zoofile, nominate dal Prefetto nelle rispettive province e aderenti a qualsiasi associazione ambientalista riconosciuta, ottengono questa qualifica ai sensi della Legge n. 189 del 20 luglio 2004 e degli articoli 55 e 57 del Codice di Procedura Penale.
Nel rispetto della normativa citata, le Guardie Zoofile svolgono un importante ruolo di sensibilizzazione ed educazione verso la tutela della natura e dell'ambiente, rivolgendosi principalmente ai proprietari di animali d’affezione. Al contempo, operano sul territorio per vigilare e segnalare – e, se necessario, reprimere – reati ambientali. Collaborano anche con istituzioni comunali, enti pubblici e privati durante cerimonie, eventi sportivi, culturali e altre occasioni.
Tra i compiti principali delle Guardie Zoofile rientrano la prevenzione e repressione dei reati di maltrattamento di animali da compagnia e da reddito, nonché dei reati ambientali, intervenendo con azioni sanzionatorie su eventuali illeciti amministrativi riscontrati. Gli animali d’affezione sotto la loro tutela includono non solo cani e gatti, ma anche conigli, furetti, porcellini d’India, criceti, pesci, uccelli, rettili, anfibi e persino insetti.
Oltre a queste mansioni, le Guardie Zoofile sono impegnate in:
- Iniziative di controllo, prevenzione e denuncia sul territorio;
- Recupero e gestione di aree verdi;
- Progettazione e gestione di centri e riserve naturali per la conservazione del patrimonio faunistico e vegetazionale;
- Tutela degli animali;
- Vigilanza e controllo delle attività di smaltimento dei rifiuti.
Informazioni sulle Guardie Giurate Particolari (G.P.G.)
Come si diventa Guardia Giurata Particolare
Secondo l’art. 133 e seguenti del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), è possibile nominare Guardie Giurate Particolari (G.P.G.) per specifici compiti di vigilanza, limitatamente alle competenze e al territorio definiti dall’Ente richiedente. L’associazione di appartenenza, così come altre organizzazioni ambientaliste riconosciute, può richiedere questa nomina agli organi competenti.
La nomina di una G.P.G. avviene tramite decreto, rilasciato dalla Provincia per le competenze ittiche e venatorie, o dalla Prefettura per quelle ambientali e zoofile. Con il D. Lgs. n° 112 del 1998 (Decreto Bassanini), molte competenze sono state trasferite alle Regioni e agli Enti locali, ma le Prefetture mantengono il potere di nomina e rinnovo delle G.P.G. per le materie ambientali e zoofile. È importante chiarire che solo le competenze ittico-venatorie sono state trasferite alle Province, come ribadito dal Ministero degli Interni con circolare n° 557/8 del 09/07/01.
Una volta nominata, la G.P.G. esercita la vigilanza sui beni indicati nel decreto, acquisendo così il Titolo di Polizia Amministrativa. Durante l’espletamento delle sue funzioni, la G.P.G. è considerata a tutti gli effetti un Pubblico Ufficiale, con obblighi, poteri e doveri sanciti dalla normativa vigente, tra cui la Legge 689/81.
Le G.P.G. come Pubblici Ufficiali
La Guardia Giurata Particolare è riconosciuta dalla legge come Pubblico Ufficiale, indipendentemente dal fatto che operi volontariamente o come dipendente. Non esiste, dunque, una figura con poteri ridotti o a “mezzo servizio”. Durante l’esercizio delle sue funzioni, la G.P.G. agisce secondo quanto previsto dall’art. 357 del Codice Penale, il quale definisce Pubblico Ufficiale chiunque eserciti una funzione pubblica legislativa, giudiziaria o amministrativa, caratterizzata dall’uso di poteri autoritativi o certificativi.
Il "potere certificativo" del Pubblico Ufficiale
Nel corso delle sue funzioni, il Pubblico Ufficiale ha il potere di redigere atti pubblici che costituiscono piena prova fino a querela di falso, come previsto dall’art. 2700 del Codice Civile. Questo conferisce alle Guardie Zoofile la cosiddetta “fede privilegiata,” garantendo che tutti gli atti da loro formati – quali verbali, sequestri, denunce o rapporti di servizio – abbiano pieno valore legale e siano tutelati dalla legge.